CINA: TAOBAO (Taobao.com) e’ uno dei piu’ grandi siti di commercio elettronico del mondo, sia per il numero di transazioni giornaliere che per il numero di utenti e di prodotti venduti. E’, al momento, il leader assoluto del e-commerce in Cina. Taobao, periodicamente, offre alcuni prodotti ad un prezzo incredibilmente basso grazie ad accordi particolari fatti con alcuni partner come Lenovo (IBM), HP, Philips ed altri. Durante questi “saldi on-line” il sito attrae circa 1.8 miliardi di visitatori (non-unici), il che equivale a dire che ogni cinese visita il sito almeno una volta! A questo aggiungiamo che su Taobao.com, tutti, ma proprio tutti, possono aprire il proprio negozio on line ed io posso personalmente garantire che su questo sito si puo’ torvare davvero di tutto. Infatti e’ diventato oramai un luogo comune, per tutti coloro che vivono qui, cinesi e non, dire “…hai provato a cercare su Taobao?” La Cina e’ brevemente diventata leader in questo settore, ma e’ lecito chiedersi quale modello di business ispira gli operatori di questa industria, chi sono gli acquirenti, chi sono i negozianti e, soprattutto, in che direzione sta andando la Cina e l’intero movimento del commercio elettronico. Per comprendere cio’ e’ bene fare un passo indietro e scoprire dove tutto ebbe inizio. Mr. Jack Ma, oggi uno dei piu’ potenti e riveriti business man del mondo, ed il suo partner, lanciarono nel 1998 un sito di e-commerce B2B chiamato ALIBABA (www.alibaba.com), con il preciso intento di creare un incontro virtuale tra domanda ed offerta tra coloro che, da un lato, cercavano ogni tipo di prodotto Made-in-China da importare o personalizzare nel proprio paese e, dall’altro lato, coloro che, potevano offrilo a prezzi e condizioni vantaggiose. Dopo essere passati indenni attraverso la “bolla” della new-economy del 2000, Alibaba lancio’ nel 2003 AliPay (una sorta di PayPal) per garantire transazioni sicure. In tutto cio’, l’Occidente aveva finalmente riconosciuto il potenziale della Cina nel settore new-economy ed iniziava ad investire. Ebay diventa azionista di maggioranza di Eachnet (www.eachnet.com), altra importante piattaforma di e-commerce in Cina, seguita da Amazon che, nel 2004 acquista Joyo (www.joyo.com). Ma la vera novita e’ rappresentata dal fatto che un’azienda cinese, Alibaba appunto, nel 2005, vada a fare shopping in America ed acquisire Yahoo! China. La crescita dell’intero movimento nel 2008 si assesto’ sui 100 miliardi di Yuan (poco piu’ di 10 miliardi di Euro), con circa 80milioni di negozianti. Nel 2009 le cifre totali del commercio elettronico in Cina crebbero fino a 263 miliardi di Yuan (27 miliardi di Euro), con una crescita del 105% circa rispetto all’anno precedente. Al momento, il C2C (consumatore a consumatore) rappresenta il segmento piu’ largo dell’intero sistema del commercio elettronico in Cina, avendo scavalcato di gran lunga il B2B che, comunque, e’ li’ a ridosso. Ad oggi, una grandissima parte di questi negozi on-line sono portati avanti da singoli individui che fanno accordi diretti con le fabbriche e possono percio’ competere con i negozi veri. Spesso sono studenti o piccole famiglie. In seguito alla crescita del loro fatturato, queste piccole realta’ sono cresciute al punto da fare il salto nel B2B, dove le cifre e gli ordinativi sono decisamente piu’ interessanti. La piattaforma sulla quale si basa l’intero sistema per l’e-commerce in Cina, prevede tre modelli: A) INTERMEDIAZIONE B) COMMERCIO AL DETTAGLIO ELETTRONICO C) COMMERCIO AL DETTAGLIO TRADIZIONALE A) INTERMEDIAZIONE: questo modello connette il “buyer” con il “seller”, prescindendo dal fatto che si possa trattare di B2B o di C2C. L’azienda fornisce semplicemente una piattaforma per facilitare la transazione tra due parti, ma non ha magazzino e/o prodotti. L’azienda si preoccupa fondamentalmente di mantenere aggiornata la propria banca dati e di fornire un affidabile sistema per i pagamenti on-line. Migliori esempi di B2B: Alibaba.com, HC360.com, Myekoo.com Migliori esempi di C2C: Taobao.com, Paipai.com, Eachnet.com COMMERCIO AL DETTAGLIO ELETTRONICO: Il modello per la vendita al dettaglio in via telematica si basa sul concetto che l’azienda esiste esclusivamente sul web e non ha alcun riscontro nella realta’. Essa pero’ fornisce contemporaneamente sia i prodotti che una via privilegiata per venderli direttamente al consumatore finale. Migliori esempi di B2C (Azienda a Consumatore): 360buy.com, Joyo.com, Dangdang.com COMMERCIO AL DETTAGLIO TRADIZIONALE: questo modello non ha bisogno di troppe spiegazioni. Si tratta, infatti, della stessa cosa del modello precedente, con la sola, ma sostanziale, differenza che l’azienda “esiste” concretamente anche sotto forma di negozi reali e non solo virtuali. Migliori esempi di B2C (Azienda a Consumatore): Gome (elettronica, una sorta di Media World gome.com.cn), COFCO (azienda statale che produce e/o distribuisce ogni sorta di prodotto alimentare, www.cofco.com), Li-ning (in pratica la Nike cinese, lining.com) Il profilo del consumatore on-line cinese iResearch (iresearch.com.cn), una delle piu’ importanti aziende del mondo per ricerche di mercato su tutto cio’ che attiene il mondo di internet in Cina (giochi on-line, commercio elettronico, servizi on-line, ecc. ecc.), ritiene che il mercato cinese si avvii ad avere piu’ di 150 milioni di consumatori. Il profilo medio dice che si tratta di persone generlamente giovani, tra i 18 ed i 35 anni, con una leggera maggioranza di donne. Mentre all’inizio del commercio elettronico in Cina la tipologia di prodotti maggiormente acquistati erano DVD e programmi per computer, oggi si compera davvero di tutto senza alcun problema: vestiti, libri, cosmetici e quant’altro. Mi piace qui riportare l’esempio di un mio collega, ottimo videomaker rumeno e sua moglie, famosa fotografa rumena, che hanno concepito la loro prima figlia qui in Cina ed hanno acquistato tutto il necessario, dai vestitini alla culla, su TAOBAO.COM, a prezzi assolutamente competitivi e di buona qualita’. La cresctia e l’espansione di questo mercato sta facendo si che molti “imprenditori” si rivolgano sempre piu’ verso nicchie di mercato come, ad esempio, 21CAKE (http://www.21cake.com/shop). Questa azienda produce e vende pasticceria che il cliente puo’personalizzare in qualsisi modo e per qualsiasi evento. Al momento il servizio funziona solo nelle piu’ grandi citta’ come Shanghai o Pechino, ma non ci si dimentichi che Shanghai da sola vanta circa 30 milioni di abitanti! Prossima fermata: ESPANSIONE! Il commercio elettronico in Cina sta crescendo velocemente e i numeri di questa crescitamettono i brividi, ma il sistema non e’ ancora maturo. Gli operatori appartenenti alla gategoria del C2C si stanno trasformando in aziende vere e proprie, facendo cosi crescere indirettamente i numeri del settore B2B. Il governo vede di buon occhio questo fenomeno, soprattutto perche’ crea posti di lavoro, ed anzi supporta questa crescita con leggi e regolamenti ad hoc. Alessandro Antonicelli Direttore del Dipartimento di Comunicazione Visiva della Raffles University www.aperturetwo.com
Commercio Elettronico in Cina: Le ragioni del boom
