In attesa di Expo 2015, l’esperienza di Shanghai insegna a Milano come la Cina e’ riuscita a trasformare l’Esposizione universale nella consacrazione della piu’ grande economia emergente.
In sei mesi, la Cina ha accolto nella sua citta’ “vetrina” oltre 73 milioni di visitatori, superando il precedente record dell’esposizione universale di Osaka, che nel 1960 aveva raggiunto i 64 milioni di ingressi.
Ma se i visitatori sono stati tanti non da meno sono i risultati positivi dell’Expo. Il governo di Pechino ha investito 56 miliardi di dollari: 4,2 per l’area espositiva ed il resto negli investimenti in infrastrutture: nuove linee metropolitane dedicate, treni ad alta velocità, un nuovo terminal aereoportuale, nuove stazioni ferroviarie a shanghai e nei centri vicini, ponti e tunnel per collegare il flusso dei visitatori dalle province vicine.
La città vanta una rete infrastrutturale le pressioni dell’Expo avrebbe sviluppato in circa 20 anni. Si stimano inoltre benefici economici per Shanghai intorno a 12 miliardi di dollari.
I record di Expo Shanghai e lo sviluppo vorticoso delle infrastrutture nella citta’ sono state possibili grazie ad una organizzazione perfetta. Infatti ben attenti a pianificare economicamente gli interventi necessari, evitando disastri economici di alcune precedenti esposizioni universali, fin dal momento in cui la città si è aggiudicata l’organizzazione dell’evento tutto è stato studiato e gestito nei minimi dettagli.
La scelta dell’area espositiva, nel centro urbano, non è casuale, ma pensata per evitare che in futuro l’area rimanesse estranea al tessuto cittadino. Infatti dopo la chiusura dell’Expo, l’area viene riutilizzata per fiere, concerti, eventi dedicati agli scambi culturali tra la Cina e i principali paesi ospitati, oltre a creare un’area verde utilizzabile dai cittadini.
Dopo Shanghai, i riflettori si accendono sull’Italia. E ci si domanda se l’Italia sia in grado di reggere il confronto. Inizia infatti il conto alla rovescia per l’esposizione di Milano 2015 che tratta il tema della città attraverso il concetto della sicurezza alimentare e dello sviluppo sostenibile. Senza dubbio ci si appresta a costruire una esposizione internazionale di tutt’altro tipo.
Diverso è il tema, diversi gli investimenti, gli spazi a disposizione e diverso il numero di visitatori previsti. Ma sono la qualità, le idee e le eccellenze che devono continuare ad essere le nostre carte vincenti. A Milano sono previste opere per un valore di 20 miliardi, due nuove autostrade e due linee metropolitane; un sito Expo di 1.746 miliardi e visitatori attesi per 20 milioni senza contare i 61mila nuovi posti di lavoro per i prossimi cinque anni.
A fronte della crisi globale e delle difficolta’ in cui versa l’Italia, l’Expo 2015 e’ l’ultima grande occasione per il nostro paese per tornare a mostrare il valore di quella che e’ stata una delle prime potenze industriali, che ha generato ricchezza e ancora oggi, nonostante le crisi politiche ed economiche, ha un nome che e’ riconosciuto dal mondo come sinonimo di qualita’ e di eccellenza nei settori piu’ diversi.
L’Expo di Milano è un’occasione preziosa per l’Italia, per riscattare la propria immagine ed uscire dalla situazione in cui versa, imparare da Shanghai e dal successo della piu’ grande economia emergente e’ il miglior consiglio che si possa dare agli organizzatori di Milano 2015.
Lorenzo Riccardi
Lorenzo Riccardi – Dottore commercialista, Shanghai lr@rsa-tax.com – RsA Asia