economia taiwan

Economia Taiwan (RDC Repubblica di Cina), i principali indicatori economici, infografica, i settori economici, commercio (dati e normativa), investimenti, (rischi benefici) i rapporti con l’Italia, fonti, siti web e libri in rete.  Anche nota come Formosa (dal nome che le diedero i colonizzatori portoghesi nel XVI secolo), l’isola di Taiwan è indipendente dal 1950 e formalmente denominata Repubblica di Cina, status riconosciuto da soli 23 Paesi. Dopo decenni di tensione nei rapporti con la Cina per questione di rivendicazione di sovranità, ora i due paesi hanno intense relazioni di carattere economico. Il rapporto sull’Economia di Taiwan che segue è curato da Corriere Asia e prodotto in collaborazione con RsA Asia.
economia taiwan
economia Taiwan infografica

Economia Taiwan indicatori e infografica

  • Prodotto Interno Lordo: 525,24 Miliardi di Dollari (USD)
  • Tasso di crescita economica: +3.1 %
  • Inflazione: 1.2%
  • Disoccupazione: 3,7%
  • Popolazione Totale: 23.530.000
  • Popolazione Lavorativa: 11.393.000
  • Tassazione: Imprese 17% Individuale dal 5 al 45%
  • Debito Estero: 176,05 Miliardi di Dollari (USD)
  • Debito interno: 31,2% del PIL

Analisi economia Taiwan

Taiwan è famosa per la sua grande produzione di tecnologie informatiche: chip, apparecchiature elettroniche, macchinari, strumenti ottici e di precisione. Taiwan è anche una delle maggiori piazze affaristiche dell’intera Asia e ha notevolmente sviluppato i servizi bancari e assicurativi. Gli investimenti esteri sono in crescita costante. A contribuire a tale crescita giocheranno in futuro un ruolo importante le politiche in atto volte a promuovere e rafforzare la partecipazione di Taiwan ai dialoghi economici e commerciali multilaterali ed all’integrazione economica, rafforzando le relazioni economiche e commerciali di Taiwan con altri paesi. In tal modo Taiwan sarà in grado di migliorare il proprio contesto normativo sul commercio attraverso negoziati e cooperazione internazionale.

Settori economici Taiwan

Per quanto concerne le industrie, oltre alla già ricordata leadership nel campo delle tecnologie informatiche,  i settori più progrediti sono quello delle industrie alimentari (zucchero, olio di semi, conserve di pesce, birra), tessili, dell’abbigliamento, del tabacco, della carta; sono però anche attivi i settori cantieristico, siderurgico, metallurgico (rame, alluminio), meccanico (montaggio di autoveicoli), chimico (prodotti di base, materie plastiche, resine, fertilizzanti), della gomma, del cemento.  L’ agricoltura è praticabile su circa un quarto del territorio; si coltivano riso, soia, mais, patata, manioca, arachidi, ortaggi, canna da zucchero, ananas, banane, agrumi, tè, caffè, spezie, tabacco, cotone. Altre risorse importanti sono l’allevamento, la pesca, lo sfruttamento forestale (bambù, cipresso kinoki, canfora), le attività estrattive (carbone, petrolio, gas naturale, rame, amianto, oro, argento, zolfo, piriti, salgemma).  Rappresenta anche una grande risorsa il settore del turismo, da sfruttare al massimo organizzando in modo intelligente le enormi potenzialità dell’isola.

Commercio Taiwan – import export

Import export

Taiwan vanta una delle maggiori densità di distretti industriali, inoltre è dotata di numerosi parchi scientifici e zone industriali di esportazione (EPZ). Queste ultime in particolare consentono l’esportazione di prodotti e materiale che viene sottoposto a lavorazione sul posto e riesportato, godendo di agevolazioni fiscali. Grazie allo sviluppo industriale e infrastrutturale, accanto ad un’alta flessibilità delle aziende, Taiwan è oggi la base globale per le forniture soprattutto di prodotti high-tech. I principali prodotti esteri importati a Taiwan sono prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie, medicinali e preparati farmaceutici. Autoveicoli, articoli di abbigliamento, escluso l’abbigliamento in pelliccia, altre macchine per impieghi speciali, strumenti e apparecchi di misurazione, orologi. I principali prodotti di Taiwan oggetto di esportazione sono, oltre al già ricordato settore tecnologico,  prodotti della siderurgia, mezzi di trasporto, prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie, accessori per autoveicoli e motori, macchine per la fornitura dei metalli ed utensili.

Investimenti esteri

Per avviare un progetto estero ed investire a Taiwan, è possibile scegliere tra diverse soluzioni tecniche, attraverso l’apertura di vere e proprie società a responsabilità limitata o illimitata. In linea generale nessuna forma societaria né requisito patrimoniale è definito dalla normativa di Taiwan, eccezion fatta per alcuni settori, come quello bancario, che rende obbligatori alcuni accorgimenti tecnico – giuridici e la presenza di un capitale minimo per l’avviamento, negli altri casi non sono richieste somme di denaro ingenti. In caso di investimento a Taiwan attraverso l’apertura di una filiale estera, basti sapere che quest’ultima non è soggetta, secondo la legislazione nazionale, all’obbligo di costituire una società vera e propria di diritto nazionale proprio; l’eventuale responsabilità economica è della sede con ubicazione Taiwan, in capo alla quale sussiste l’obbligo di coprire e chiudere le eventuali partite lasciare insolute dalle filiali. A Taiwan le filiali, così come le sedi estere autorizzate, devono comunicare il nominativo del responsabile, che deve possedere la cittadinanza dell’isola od essere uno straniero residente. Per quanto riguarda i profitti generati dalle filiali delle aziende che investono a Taiwan e che vengono rimpatriati, godono di un regime fiscale agevolato, che li rende esenti da qualsiasi tipologia di imposizione fiscale e prelievo, in quanto tali utili netti non vengono considerati dividenti da distribuire e come tali godono del regime denominato “with holding tax”. Per gli operatori nel mercato dei capitali, è necessario registrarsi presso l’autorità di Taiwan preposta, facendo ben attenzione alla normativa anti-trust in vigore, ben diversa da quella della maggioranza dei mercati nazionali europei, che vincola le società nella cessione di quote e partecipazioni, per evitare la creazione di monopoli o di oligopoli in determinati settori chiave per lo sviluppo e la produttività.

Normativa del lavoro

Taiwan può vantare anche un sistema piuttosto evoluto in tema di rapporto di lavoro e previdenza sociale. Non ci sono sostanziali differenze nelle retribuzioni tra uomini e donne ed il salario minimo garantito, in genere, si aggira intorno ai 600 dollari mensili. Dal punto di vista delle ferie e dei permessi, ogni lavoratore può beneficiare di pochi giorni di ferie l’anno retribuiti, almeno fino al compimento del decino anno di contratto continuativo, quando il numero dei giorni di permesso può arrivare fino a 30 giorni.

Investimenti a Taiwan – rischi e benefici

Vantaggi di investire a Taiwan

Il mercato altamente competitivo, grazie ad una fiscalità imperniata sullo stimolo all’investimento esterno, riesce ad attrarre grandi investitori, complice anche un prelievo fiscale dimezzato rispetto ai maggiori mercati mondiali in competizione con Taiwan; Taiwan rappresenta la soluzione ideale per tutte quelle imprese che hanno intenzione di avviare o estendere i propri rapporti commerciali con il continente asiatico ed in particolar modo con la Cina ed il Giappone, essendo Taiwan in una posizione ideale da poter servire da spola o da apri pista per il nuovo mercato, in costante crescita e sviluppo; grazie alla sottoscrizione di accordi bilaterali con il governo cinese, si sono stemperati e distesi i rapporti diplomatici tra i due Paesi, consentendo un reciproco scambio economico, sia attraverso un abbassamento delle barriere doganali reciproche, sia con una parziale e costante apertura vicendevole dei propri mercati. sovvenzioni economiche statali volte ad incoraggiare gli investimenti; i lavoratori dell’isola possiedono tutti un altissimo grado di specializzazione, consentendo alle aziende un ottimo rapporto tra costo della mano d’opera e produzione industriale; la ricerca tecnica e scientifica per l’applicazione alla tecnologia è fortemente incentivata, grazie alla creazione di zone franche, a quasi azzerata imposizione fiscale, che hanno attirato nell’arcipelago di Taiwan decine di colossi internazionali, principalmente del settore tecnologico-informatico. Per quanto riguarda eventuali elementi di rischio nell’investire a Taiwan, non si segnalano grosse criticità sia a livello di microcriminalità sia a livello di movimenti politico eversivi. Non sussistono nell’isola pericoli di terrorismo o di agitazioni sociali. Sono presenti organizzazioni criminali, tra cui le principali sono la United Bamboo Gang, la Four Seas Gang, la Celestial Path Alliance Gang, e la Songlian Gang, attive soprattutto nel centro e nel sud di Taiwan: queste bande coinvolte nella politica locale e presenti in molti affari (dalle comunicazioni al gioco d’azzardo, dal commercio alla prostituzione), raramente hanno come target membri della comunità straniera presente sull’isola.

Rapporti Italia Taiwan

L’Italia, come tutti i Paesi europei, e Taiwan non hanno relazioni diplomatiche ufficiali, nonostante ciò i rapporti con l’isola sono buoni. In Italia Taiwan ha un proprio ufficio di rappresentanza ben strutturato che si occupa di curare i rapporti con le autorità italiane nell’interesse anche dei cittadini taiwanesi che risiedono in Italia.. A Milano ha sede il TAITRA – Taiwan External Trade Organisation – che promuove le fiere taiwanesi e le esportazioni di prodotti taiwanesi nel mondo. Al fine di facilitare il dialogo tra Italia e Taiwan è stato fondato il Forum italo-taiwanese di cooperazione, che si tiene ogni anno alternativamente a Roma o a Taipei. Va inoltre sottolineato che nel 2016 sia il governo italiano che l’amministrazione di Taiwan hanno varato una legge che permette di evitare la doppia imposizione dell’IVA, a vantaggio sia degli imprenditori italiani che taiwanesi.

Prodotto in collaborazione con RsA asia

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