Expo 2012 in Corea, Milano rafforza l’intesa bilaterale.

YEOSU: Non tutti forse lo ricordano ma fra l’esposizione universale di Shanghai che partirà a breve e quella prefissata per Milano nel 2015 è stata da tempo approvata e inserita in programmazione ufficiale dalla BIE anche un’esposizione internazionale a Yeosu in  Corea, la seconda spinta dal governo di Seoul dopo il 1993 a Taejon.

L’evento per quanto appaia in sordina almeno per quanto concerne la comunicazione di una partecipazione italiana forte e istituzionalmente veicolata a livello nazionale, è stata invece valorizzata da Milano Expo 2015 già coinvolta nel progetto di consolidamento relazionale con Seoul.

E’ interessante soffermarsi su questa expo di “intermezzo” non solo per affermare il rinnovato dinamismo asiatico per questo tipo di vetrina internazionale ma anche per focalizzare l’importanza che da oltre un decennio le expo rivolgono alla risorsa dell’acqua e dei mari. Il tema ufficiale di Yeosu 2012 è difatti “The living Ocean & Coast “, una sorta di riflessione sulla sostenibilità dello sviluppo metropolitano in prossimità di spazi aperti quali gli Oceani e la possibilità di impiego tecnologico per quanto concerne comunicazione marittima, vivibilità, tutela delle risorse naturali e condivisione di spazi, il tutto in una dimensione eco friendly.  Saranno poi presenti tre aree sottotematiche: preservazione e sviluppo sostenibile di oceani e coste, focus sulla tecnologia e industria marittima, e infine,  cooperazione e creatività dell’attività marittima a sostegno della società.

Un tema simile ripercorre l’esperienza portoghese del 98 che poneva gli Oceani quale eredità per il futuro del mondo, per poi fare eco anche ell’expo internazionale di Saragozza del 2008 dove il tema era sviluppato sull’importanza dell’acqua per lo sviluppo urbano.

Ciò che potrebbe lasciare perplesso il ricercatore che si appresta a esaminare le singole  partecipazioni nazionali confermate all’esposizione a poco più di due anni dall’inaugurazione è la constatazione dell’assenza istituzionale italiana nella Sezione Europa dell’evento. Hanno difatti già confermato ufficialmente Spagna. Germania, Svizzera, Turchia, Ucraina.

La formalità della bandierina italiana “assente” rivela forse un ritardo  più istituzionale rispetto a quanto dal punto di vista fattuale e imprenditoriale sta già avvenendo intorno all’expo coreana.

Secondo precedenti comunicati, infatti,  sarebbero già confermate partecipazioni di aziende e centri di ricerca italiani a concorsi internazionali avviati durante l’expo 2012 che proporranno soluzioni portuali e tecnologiche, così come nel novembre scorso è stato confermato un protocollo di intesa fra la commissione expo di Yeosu e quella di Expo Milano 2015, mediate rispettivamente da KOTRA e ICE, i due organi ufficiali coinvolti nelle dinamiche di supporto commerciale per l’imprenditoria dei due rispettivi Paesi.

In più, in occasione del IV forum Italia – Corea tenutosi lo scorso 15 marzo a Milano, il sindaco Moratti ha sottolineato l’interesse fortissimo nel proseguire un dialogo di intensificazione bilaterale fra i due Paesi, ma soprattutto realizzare un ponte relazionare solido fra Milano e Seoul anche in vista del prossimo G20 che avrà luogo proprio nella capitale della Repubblica di Corea.

Ecco allora la spinta per Milano Design City, la cittadella brandizzata made in italy ma soprattutto made in Milan che nell’accordo con Incheon vedrà un’entrata importante sulla scena coreana del capoluogo lombardo per quanto concerne creatività, design e soprattutto imprenditorialità.

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