Indonesia: +6,5% nel 2013. Esportazioni deboli ma crescita stabile per Jakarta

L’Indonesia ha riportato una crescita economica del 6,23 per cento nel 2012 marginalmente inferiore alle aspettative, un anno in cui una forte domanda interna e nuovi investimenti hanno compensato il calo delle esportazioni e il deficit commerciale, tra le principali cause delle pressioni sulla valuta del paese.
 
Il tasso annuo di incremento del prodotto interno lordo (PIL) è stato leggermente inferiore al dato 2011 pari al 6,5 per cento. Nell’ultimo trimestre del 2012, il tasso di crescita annuo è stato il 6,11 per cento, rispetto al 6,2 per cento nel trimestre precedente e alle previsioni degli analisti. Su base trimestrale, l’economia si è contratta del 1,45 per cento nel periodo di ottobre-dicembre, in base ai valori confermati dall’istituto nazionale di statistica.

Nell’ultimo triennio, l’Indonesia ha registrato una crescita media annua di oltre 6 punti percentuali, stimolando l’interesse globale verso il Paese. Gli investitori sono stati attratti dalle risorse, una classe media emergente caratterizzata da consumi sempre piu’ elevati e una popolazione giovane.
  
Gundy Cahyadi, economista di OCBC Bank a Singapore, ha confermato le stime di crescita del 6,5 per cento del PIL nel 2013. Ma ha aggiunto che i dati di Dicembre rilasciati la scorsa settimana mostrano un forte calo delle importazioni di beni strumentali, che se continuassero a contrarsi causerebbero una tendenza negativa per l’economia indonesiana. Jakarta valuta quindi come correggere il tiro e riportare il Paese agli standard asiatici di forte crescita.

Lorenzo Riccardi – Dottore Commercialista
RsA Asia – lr@rsa-tax.com

 

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