SEOUL: E mentre la dimensione diplomatica fra le due Coree vive condizionamenti di precipitazione a seguito dell’approvazione delle misure di contenimento approvate dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu ai danni di Pyongyang provocando l’inasprimento del dialogo sulla linea della non aggressione reciproca, ben diversa è la propositività con cui il governo neo eletto della Repubblica di Corea da Seoul intavola prospettive di dinamismo e organicità strutturale nelle relazioni con nuovi mercati e nuovi partner internazionali.
Non da ultimo, sulla chiarificazione di una linea che vuole essere anti- oscurantista e aperta al consolidamento di un ruolo di spicco che l’economia produttiva coreana sta modellando sullo scenario non solo orientale ma anche internazionale, è l’intervento durante un congresso organizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Corea, di Lee Jae Young, membro dell’assemblea nazionale della Repubblica di Corea (Parlamento), eletto nelle file del partito Saenuri, e rappresentante dell’Asia nel consiglio coordinativo del World Economic Forum.
Lee Jae Young incarna una delle personalità di spicco della classe giovane classe politica coreana coinvolta in una sorta di ricambio generazionale e motivazionale sulle linee adottate dal nuovo governo per la pianificazione di una politica internazionale che spinga ad una marcata alleanza economica e ad una riflessioen di base sulle opportunità di scambio e sviluppo fra EU e Korea.
In un periodo dove l’altra Corea sembra adottare la linea del silenzio nei confronti della comunità internazionale, il governo di Seoul intavola una politica di forte conoscenza e reciprocità con i mercati esteri, assumendo panni nuovi di coordinamento ed equilibrio a livello internazionale con una linea più chiara e risolutamente vicina al confronto con nuovi importanti players
Dopo un’introduzione sulle linee di programmaticità sostenute dal governo neoeletto, Lee Jae Young sottolinea l’interesse dell’attuale amministrazione nel valorizzare una politica che solleciti alla diversificazione dei consumi interni e di attrazione di nuovi prodotti e di nuovi consumi nella popolazione coreana. In particolar modo l’attenzione del governo coreano spinge ad una considerazione più specifica delle dinamiche che devono sottendere la valorizzazione di nuove relazioni commerciali con il resto-Mondo. La divisione del Ministero degli esteri, dal neo Ministero dell’Economia e Politiche Produttive a Seoul, dimostra chiaramente l’assunzione di una politica programmatica che miri ad una concrentazione più organica e sostenuta.
L’aumento delle tasse in corea, fissato nell’agenda di riforma economica, andrà di pari passo con un’aumento delle condizioni salariali e della politica di rilancio dell’occupazione.
Come già annunciato nelle edizioni precedenti del World Economic Forum per l’analisi di riferimento sull’ economia coreana da autorevoli speaker e analisti, settori infrastrutturali già profondamente incrementati nell’ultimo decennio manterranno una posizione di traino su città di seconda fascia proprio per valorizzare il boom omogeneo dela filiera produttiva sulle fasce sociali come già sostenuto nelle big cities. nei principali centri urbani l’attenzione si sposta sul mercato dei servizi, sullo sviluppo delle politiche di attrazione di investimenti e del turismo e ovviamente anche sull’importazione di prodotti di lusso e di alta qualità sempre di tendenza e indicatori di emancipazione sociale (già consolidata nell’ultimo quinquennio su molte città di punta).
Chiaramente l’Italia sullo scenario europeo ha una posizione da difendere quando si tratta di export e di qualità. Un’attenzione forte a programmi di internazionalizzazione in questo frangente è stata rivolta di recente da Camere di Commercio e da associazioni di categoria, nonché da studi di internazionalizzazione specializzati su strategie d’inserimento e promozione su mercati asiatici.
Il numero delle missions e delle consulenze programmatiche di approccio e introduzione al mercato crescono su richiesta della filiera delle PMI italiane e dalla rilocalizzazione di investimenti di nuovi importanti gruppi, così come dimostra una recente analisi dello studio ADM-EA coinvolto solo nell’ultimo anno su decine di studi di fattibilità per l’accesso al mercato coreano.
Come dire, se lo scenario a nord mira a costruire una coltre di incomunicabilità e oscurantismo a tratti allarmenti, a Seoul la politica sostenuta è quella del rafforzamento oltre i confini e oltre le distanze / differenze strutturali che spesso rendono tali mercati cosi insidiosi e di difficile approccio.
Link di riferimento
Camera di Commercio Italiana in Korea
ADM-EA Advisory & Development on Eastern Asia Markets –