Lorenzo Diamantini e la Cina di MSC Crociere

Intervista lorenzo diamantini

Corriere Asia: Breve descrizione del percorso professionale che ti ha portato in Asia
Lorenzo Diamantini: Dopo la laurea in legge ho proseguito con un master allora ancora poco conosciuto in Italia in “Logistica e Trasporti”. Cio’ era al fine di allacciare il mare, che e’ passione e lavoro di famiglia, a quello che credevo il futuro professionale come responsabile legale. Tralasciando tale ruolo per quello che doveva essere solo un breve periodo, ho cominciato invece un percorso commerciale in MSC Crociere che mi ha portato lo scorso anno a trasferirmi qui a Shanghai, in Cina.
Nel mezzo la scelta, neanche poi difficile a dir la verita’, dell’abbandono del settore legale a vantaggio di un lavoro piu’ dinamico e con cambi di ruolo che mi hanno aiutato tantissimo a crescere, d’apprima in Italia tra l’ufficio commerciale e operativo di MSC a Venezia, girando i vari porti ed alcune aree del centro, per poi trasferirmi in Inghilterra, ed avere l’Irlanda come primo mercato sotto cotnrollo generale diretto.
Dopo sei anni nell’ufficio di Londra ero pronto per una nuova sfida e puntualmente proprio l’anno scorso di questi tempi mi e’ arrivata la proposta di essere in carico dell’ufficio Greater China di MSC Crociere. Penso di aver accettato in quindici minuti.
Nonostante le normali difficolta’ iniziali di inserimento, ho potuto contare su persone che mi hanno ben aiutato a capire un mondo cosi’ lontano e diverso. Sono molto soddisfatto di questa scelta e del mio lavoro e credo di poter continuare la mia permanenza in Cina ancora a lungo. Ad oggi ho la fortuna di vedere da vicino le varie realta’ economiche in espansione come Shanghai e Beijing, ma anche il Guandong ed il South West, e controllare anche i protettorati di Hong Kong e Taiwan.

CA: Quali sono le tue previsioni per il futuro in questa regione?
LD: Dell’economia cinese se ne parla dovunque e forse con un qualche azzardo di troppo visti i forecast spesso discordanti. Per quanto sia comunque certo il rallentamento e l’abbandono della crescita a doppia cifra a fronte di una fase di crescita piu’ controllata e di adattamento piu’ soft, e’ anche sicuro che il PIL del gigante cinese si attestera’ almeno pur sempre del 5-7% annuo.
Da qui le ampie possibilita’. Per noi che lavoriamo nel turismo outbound (extra Cina) abbiamo potuto notare le differenze negli stili dei consumatori, che da poche migliaia sono passati al numero incredibile di 100 milioni nel 2014.
Il cambiamento in atto del consumatore cinese, sempre piu’ esigente nella scelta dei brands, e’ anche favorito dalla crescita economica che crea un enorme potenziale di clienti ogni anno. Da quelli tradizionali e piu’ attenti ad una scelta del prodotto corciera piu’ personalizzato con una particolare attenzione nel cibo, nelle attivita’ di bordo e delle escursioni e tanto altro, a quelli piu’ desiderosi invece di provare un ‘esperienza piu’ occidentale nel gusto e nel divertimento piu’ mediterraneo e caratteristica di MSC.

CA: Quali consideri essere le principali criticità nel fare business in Asia?
LD: Accennando ancora al mio settore, forse la crescita enorme registrata negli ultimi anni soprattutto grazie alle crociere “domestiche”, ha alterato i veri parametri domanda/offerta. Per quanto mi riguarda, rimango comqunque cautamente ottimista. Allargando la domanda alla Cina in generale, sebbene qui da troppo poco tempo per dare un commento efficace, mi limiterei a dire che una fase di “assestamento” e’ quanto mai necessaria per capire a fondo questo paese, cosi’ differente tra le varie regioni in termini di lingua, cultura, tradizione e abitudini. Presentarsi qui senza un piano effettivo che tenga conto di tanti dei diversi fattori e di un’economia che cambia le fasce di mercato tradizionali e di conseguenza le abitudini ed i consumi, e’ un rischio molto grande.

CA: Come potresti descrivere la vostra strategia di business?
LD: Passione e rispetto per il mare, attenzione al consumatore e prodotto in continua evoluzione/innovazione. Al momento la flotta MSC Crociere conta 12 unita’ ultra moderne, arrivate negli ultimi dieci anni. I piani di sviluppo offrono altre 4 grandi navi in costruzione piu’ 3 gia’ in opzione. Ma in Cina come si sa, al pari del prodotto anche le relazioni professionali hanno un importanza fondamentale nel modello di business. In un mercato tradizionale come quello cinese e’ necessario trovare partners in grado di supportare il prodotto ed intraprendere politiche commerciali comuni. Arrivati gia’ in Cina nel 2007 abbiamo potuto consolidare negli anni i rapporti con il trade e con essi la nostra credibilita’ e visibilita’, raggiungendo cosi’ un alto tasso di gradimento e “repeaters” tra i consumatori cinesi. Cio’ perche’ abbiamo adattato il nostro prodotto alle necessita’ del passeggero, offrendo tra le altre cose servizi in lingua dedicati, escursioni personalizzate e chef cinesi su partenze selezionate. Il successo di tali iniziative si riscontra soprattutto con la massicccia presenza cinese durante la crociera della National Week Holiday e le appena trascorse partenze del Chinese New Year, prodotti unici nel segmento Volo/Crociera.

CA: Qual è la migliore opportunità che il Paese offre agli stranieri in questo momento?
LD: Ritengo che le possibilita’ siano vastissime, piu’ o meno in ogni settore da quello che mi e’ dato di vedere in questi mesi di permanenza in Cina. E non solo Beijing e Shanghai, ma anche altre aeree, al momento meno conosciute, sono in netta espansione. Ci sono pero’ anche altri dati meno ottimisti, da un a recente ricerca infatti si evince che per la prima volta dopo anni di immigrazione, il grande numero di “Expatriates” (stranieri) che ha caratterizzato la Cina degli ultimi anni si sta ridimensionando. Cio’ e’ in parte dovuto dal “risanamento” di alcune economie globali come per esempio gli Stati Uniti, i cui cittadini hanno preferito rimpatriare spinti anche da condizioni di adattamento locali comunque diverse se non difficili. Ma in parte e’ anche dovuto ad un alto tasso di professionalita’ ora richiesta dalla Cina. In mancanza di expertise specifici e qualita’ tecniche specialistiche e’ forse meglio ponderare attentamente prima di fare un gradne passo e trasferirsi qui, le aspettative potrebbero essere seriamente deluse.

CA: Qual è stato il miglior consiglio che potresti dare a chi è interessato a trasferirsi in Asia?
LD: Dipende dall’eta’, se studente, spostarsi per un fine studio qui tra le universita’ e personalita’ migliori al mondo ritengo sia un passo giusto in via futura; se gia’ impegnato lavorativamente o con famiglia, e’ logicamente diverse e cosniglierei di valutare bene la cosa ed “attrezzarsi” prima di partire alla conoscenza e consuetudini del paese anche in misura minima. Venire in Asia per “sopravvivere” non e’ mai la scelta giusta, ma potrei dire la stessa cosa anche per cooro che si spostano a Londra pensando di trovare la terra promessa. Paragonando poi la Cina all’Asia ed al Sud Est asiatico che mi e’ stato dato di vedere, per chi e’ in possesso di certi requisiti professionali ritengo la Cina il paese con un passo tecnologico e di sviluppo gia’ ben avviato, ma naturalmente sono valutazioni personali da unire anche con stili e qualita’ di vita diversa tra i vari paesi del continente.

CA: Quale parte del tuo lavoro ti piace di più/meno?
LD: Sicuramente al momento traggo maggior piacere nella pianificazione, strategia e progetti di mercato nel medio/lungo termine abbinati alla differenziazione necessaria del prodotto. La prte piu’ burocratica se si puo’ dire e verifica controllo del breve termine e’ forse meno accattivante; se il medio/lungo e’ ben pianificato i risultati vengono di conseguenza e si possono coprire anche le eventuali criticita’ che diventano fisiologiche.

CA: Cosa ti stimola e ti da nuove motivazioni?
LD: Nuove brillanti conoscenze ed imparare da un mondo cosi’ affascinante. Essere parte e testimone di una realta’ che cambia continuamente, Shanghai, qualcuno mi ha detto in evoluzione come New York, ma trenta anni fa.

CA: Che libro stai leggendo in questo momento?
LD: Per narrativa “Joshua allora e oggi” di Mordecai Richler ma anche i vari quotidiani italiani e naturalmente diverse riviste di settore turismo/crociere.

CA: Com’è il tuo fine settimana tipo? Cosa fai nel tempo libero?
LD: Cerco di praticare sport il piu’ possibile ma almeno un giorno a settimana lo tengo per la vita sociale notturna di Shanghai. Viaggiare e’ un altra passione ma lo faccio gia’ parecchio per lavoro.

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