MILANO: Un’acquisizione sicuramente importante quella messa a segno da Fondazione Italia Cina che accoglie nel proprio Consiglio di Amministrazione la partecipazione di una delle banche più importanti in Cina e nel mondo: la ICBC, The Industrial and Commercial Bank of China. E’ stato proprio Liu Hongpin, general manager della sezione italiana dell’istituto di credito cinese a chiarire la linea di funzionalità che la sua entrata nel board di Fondazione avrà per l’asse commerciale China – Italia: “L’associazione alla Fondazione Italia Cina rafforza ulteriormente l’impegno di ICBC nel promuovere e supportare gli scambi commerciali tra i due paesi. Siamo certi dell’importanza di questa operazione per lo sviluppo della nostra presenza in Italia”.
Fondazione Italia Cina ha così aperto le braccia alla neo sezione italiana del gruppo, inaugurata nel gennaio del 2011 all’interno di un programma di valorizzazione internazionale sulla presenza dell’istituto cinese nel mondo. Alla fine del 2010 la ICBC contava già una presenza forte all’interno di 28 divisioni estere. L’attività dell’ufficio italiano è stata inaugurata in contemporanea con quelle degli uffici di Madrid, Parigi, Bruxelles e Amsterdam.
Cesare Romiti, presidente della Fondazione Italia Cina ha sottolineato poi la specificità dell’intento atto a sostenere l’attività di aziende cinesi di primo piano in Italia, già consociate alla Fondazione e sicuramente rassicurate da un coinvolgimento ancor più sostanziale di un partner di referenza quale ICBC: “Il nostro lavoro nei confronti dell’attrazione di investimenti esteri è molto favorito dall’apertura della prima banca del mondo – spiega Romiti – l’associazione alla Fondazione Italia Cina da parte di ICBC è un passo fondamentale in questo senso. Altri 3 colossi cinesi sono già associati alla Fondazione: Huawei, Haier e ZTE.
L’attività di ICBC presso Fondazione mira indubbiamente a consolidare e valorizzare programmi di investimento italiani in Cina, sia sul piano di advisory nell’allocazione dell’investimento ma anche di supporto concreto nella logica di concretizzazione di trattative commerciali con partners cinesi. In questa dimensione l’ottica di collaborazione con la Fondazione sottolinea una peculiarità di valore nell’incontrare le aziende italiane interessate a tali servizi. Non solo, la presenza proattiva di ICBC in Italia non solo data dalla propria sede milanese, ma soprattutto avvalorata dal posto all’interno del consiglio di amministrazione di Fondazione, permetterà a quest’ultima di concretizzare diversi progetti di allocazione di investimenti cinesi in Italia, consolidando un’offerta di attrazione di capitali che divenga organica con quanto proposto dal partner cinese.
ICBC si presenta come player dal cv impressionante per numero di assistenze finanziarie: assiste circa 4,12 milioni di clienti corporate e 259 milioni di clienti privati attraverso 16.227 filiali domestiche e 203 sedi in tutto il mondo, e tramite la rete on-line.
A livello più ampio un’operazione di questo livello consolida Milano in una dimensione di eccellente vigoria per livello di opportunità e di sviluppo nelle relazione bilaterale fra Italia e China offerte all’imprenditoria e si prefigge un ruolo di capofila, sottolineando al territorio la necessità di proseguire in una prospettiva concreta e di valore all’alba della prossima Expo.
Paolo Cacciato