Ricetta Daikon to Butabaraniku no Nimono

Questa volta, il nostro e vostro viaggio nella cucina e nella cultura giapponese prende in esame un ingrediente veramente importante: il Daikon, un vegetale dai mille usi!

Prima di tutto specifichiamo che il Daikon è una sorta di gigantesco ravanello o rapa bianca, che in Giappone è considerato per utilizzo e diffusione come in Italia possiamo considerare le patate: economico, facile da reperire e cucinare, multiuso, a disposizione tutto l’anno.

Ultimamente, come accennato in un articolo precedente, è possibile reperire il Daikon anche nei negozi di verdure italiani. La forma e il colore sono inconfondibili: Un ciuffo verde alla sommità di un lungo e grosso “ravanello” bianco, della consistenza di una carota.

Nella foto sotto potete vedere alcuni bellissimi Daikon.
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Qualche tempo fa abbiamo detto come il riso sia considerato l’alimento principale del Giappone fin dai tempi antichi al punto da rappresentare da solo il concetto di cibo addirittura nel linguaggio (“gohan” cioè riso è anche equivalente di “pasto”).
Senza togliere quindi questa leadership al riso, non possiamo però fare a meno di ricordare che proprio per la sua importanza simbolica ed economica, il riso non è sempre stato a disposizione di tutti in ogni momento. Anzi le carestie si rivelavano tali proprio cominciando dall’assenza di riso! In particolare, per i contadini, era necessario sopperire ad esso in quei periodi con altri alimenti che la terra offriva più generosamente, più facili da coltivare e conservare.

Il Daikon, insieme a poche altre verdure, rappresenta quindi il “Piano B”, l’alternativa al riso, l’alimento quasi sempre sicuro…

Forse in virtù di ciò il Daikon ha goduto nei secoli di un’attenzione che ha portato il popolo giapponese ad utilizzarlo in centinaia di forme diverse e a renderlo ancora oggi così importante e diffuso. Grattugiato, mangiato crudo, tagliato alla julienne o in fantasiosi riccioli, in spicchi, fette, cotto, lessato, conservato con salse e spezie, il Daikon è in qualche modo sempre presente in tavola sia che si tratti di un piccolo ornamento in una pietanza più grande che di un piatto vero e proprio.

La ricetta che vi presentiamo questa settimana vede protagonisti il Daikon e la pancetta di maiale in un unico stufato molto semplice da preparare.

Prima di lasciarvi alla ricetta però volevamo condividere con voi una curiosa foto che abbiamo trovato in rete, dove si mostra un Daikon dalle forme antropomorfe trovato in un paesino del Giappone da un’anziana coltivatrice di Daikon. Viste le forme sinuose e la posa sexy di quelle che potrebbero essere le gambe, il Daikon è stato subito ribattezzato “Monroe-chan” in onore di Marylin Monroe! (fonte: Mainichi Shinbun)
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Daikon to Butabaraniku no Nimono

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Ingredienti (per due persone):

Daikon (500gr)
Pancetta di maiale (250 gr)
Sake per cucinare (¼ di bicchiere)
Due bicchieri di acqua
Mezzo cucchiaio di zucchero
Un cucchiaio e mezzo di salsa di soia Shoyu

Preparazione:

Pulire (con un pelapatate) e tagliare il Daikon in spicchi come nella foto sotto, dove si vede che gli spicchi sono grossomodo tipo gli spicchi di una mela, tagliati ruotando il Daikon su sé stesso, orizzontalmente, come se dovessimo fare la punta ad un bastone o ad una grossa matita!
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Tagliare la pancetta, da un unico blocco di 250 gr, in pezzi di uno spessore di circa un centimetro e mezzo.

Mettere la pancetta in una padella a scaldare a fuoco medio e cuocerla così, senza olio o altro, girandola su entrambi i lati.
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Quando è cotta, senza spegnere il fuoco, assorbire con della carta cucina il grasso sul fondo della padella.

In una ciotola mischiare Sake per cucinare (¼ di bicchiere), due bicchieri di acqua, mezzo cucchiaio di zucchero e un cucchiaio e mezzo di Shoyu fino a far sciogliere bene lo zucchero.

Nella padella ancora sul fuoco aggiungiamo la zuppa che abbiamo appena preparato nella ciotola.

Quando il liquido inizia a bollire aggiungere gli spicchi di Daikon e coprire con la carta da forno ritagliata della grandezza della padella e con un buco centrale di circa un centimetro o due.

Lasciare cuocere per circa mezz’ora.

Porre quindi in due piatti e servire ancora caldo.
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Alla prossima!

 

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