Nell’ultimo articolo Yumie ha spiegato come preparare l’Anko, la marmellata di fagioli Azuki. Come già detto, questa marmellata può essere usata in vari modi secondo le ricette della pasticceria giapponese o i propri gusti personali. Uno degli utilizzi più tipici è la farcitura dei Dorayaki, di cui abbiamo già accennato nell’articolo precedente. Prima di lasciarvi quindi alla preparazione dei Dorayaki, vorremmo condividere con voi un passaggio, “a tema”, tratto dall’ultimo libro della scrittrice giapponese Banana Yoshimoto:
Tratto da: “Ricordi di un vicolo cieco” di Yoshitomo B. – Ed. “I canguri Feltrinelli” “……Mi piaceva molto il suo viso felice. In lui c’era sempre qualcosa di speciale. Sapevo che aveva a che fare con la felicità, ma era impossibile spiegarlo chiaramente a parole. “Per te cosa significa sentirti felice?” gli chiesi.
“Ehi, vuoi fare discorsi difficili?” disse. “No, volevo solo sapere che cosa ti viene in mente se pensi alla felicità” “E tu, Mimi?”chiese lui. Certo che è strano, lo chiedo agli altri e sono la prima a non saper rispondere, pensai, e aspettai che mi venisse in mente qualcosa. Quella pausa durò circa cinque minuti, credo. Nel frattempo restammo tutti e due in silenzio, l’uno accanto all’altra, i piedi stesi sul prato. Mangiando ogni tanto una patatina. “A me vengono in mente Doraemon e Nobita” dissi. “Eh? Ma dici il manga?” chiese Nishiyama. “Ho un piccolo orologio con la loro immagine” dissi. “Stanno davanti a un fusuma, nella stanza di Nobita disseminata di manga, e leggono tutti sorridenti. Nobita è sdraiato a pancia in giù, appoggiato su un cuscino piegato a metà, i gomiti a terra, e Doraemon è seduto con le gambe incrociate e, mentre legge, mangia dorayaki. Sarà per il rapporto fra loro due, con Doraemon che fa lo scroccone, sarà perchè la scena è quella di una tipica famiglia giapponese, ma penso sempre che questa sia l’immagine della felicità.” …
Anko, marmellata di Azuki
Ingredienti:
100 grammi Farina tipo 00
2 uova
mezzo cucchiaino da caffè di lievito in polvere
50 grammi di zucchero
un cucchiaio di miele
due cucchiai di acqua
Preparazione:
In una ciotola, con una frusta, mischiare lo zucchero e le uova fino a che lo zucchero non sia più granuloso e sia ben sciolto nel liquido. E’ necessario che le uova non vengano direttamente dal frigorifero ma siano a temperatura ambiente.
Aggiungere la farina al composto in due volte, possibilmente con un setaccio da pasticcere, per evitare la formazione di grumi, e mischiare nuovamente il tutto. Aggiungere al composto un cucchiaio di miele, mischiare bene e poi aggiungere mezzo cucchiaino di lievito mischiato in una tazzina da caffè con due cucchiai d’acqua. Mischiare nuovamente il tutto e poi lasciar riposare almeno 30 minuti.
Porre una padella rivestita in teflon sul fuoco basso e lasciarla scaldare qualche minuto, poi prendere un cucchiaio del composto e versarlo nella padella lasciandolo cadere a goccia. Si formerà quindi una delle due facce del Dorayaki. Non mischiare assolutamente ma lasciare che si solidifichi. Ripetere per la quantità desiderata di Dorayaki e sempre ovviamente in numero pari.
Sulla superficie inizieranno ad apparire i primi buchetti causati dal lievito mentre la parte a contatto con la padella sarà più cotta e di colore marrone. Girare e cuocere anche sull’altro lato, ma un po’ meno del lato precedente. Il lato meno cotto, più giallo e morbido, sarà il lato interno del Dorayaki. Porre successivamente su un piatto e una volta freddi, spalmare la marmellata di Anko (o burro, marmellata, crema… se si vuole variare la ricetta) sul lato meno cotto, chiudere sovrapponendo un altro pezzo seguendo lo stesso principio.
Il Dorayaki sarà quindi una sorta di piccolo “panino” dolce composto da due frittelle rotonde, più cotte esternamente, e ripieno di Anko.
Alla prossima!
p.s. In risposta ad alcuni commenti agli articoli precedenti, specifichiamo ancora una volta che le vostre richieste, così come i vostri suggerimenti e le eventuali critiche, sono sempre benvenute! Faremo il possibile per accontentare tutti e migliorare questo spazio cultural-culinario!