Ricetta Misoshiru

ricetta Misoshiru

Dopo sette piacevoli e intensi mesi passati a scrivere articoli di cucina e cultura giapponese qui su “Oishii!” è arrivato il momento di prenderci una breve pausa estiva…

Nel mese di Agosto anche se non pubblicheremo articoli però il nostro/vostro blog rimarrà comunque nei nostri pensieri e nelle nostre giornate, visto che ci recheremo in Giappone anche per aggiornarci un po’ e per raccogliere idee, spunti e materiale da condividere come sempre qui con voi, con le vostre domande e i vostri commenti.

Salvo imprevisti in questo viaggio ci muoveremo tra le città di Tokyo, Nagoya, Hamamatsu e Kyoto ed ogni volta proveremo a raccogliere informazioni e novità che riguarderanno sia il mondo della cucina tradizionale giapponese che altri argomenti in qualche modo legati ad essa e a questo strabiliante Paese.

Spazieremo quindi dai locali tipici di Tokyo e Kyoto, cercando di tracciare le differenze o le peculiarità di queste due zone culinarie in qualche modo “antagoniste”, fino alle interviste ai ristoratori italiani che hanno deciso di lavorare in Giappone portando lì la cucina italiana, passando per i negozi e le attrezzature per la cucina e i nuovi prodotti dei piccoli e grandi supermercati.
In tutti i casi cercheremo di non farvi mai mancare una ricetta o uno spunto per sentire più vicino questo Paese e la sua arte culinaria anche a casa vostra.

Da settembre quindi proveremo ad arricchire di contenuti questa umile rubrica di cucina e cultura giapponese, quantomeno per ripagarvi dell’affetto e dell’attenzione che ci avete dimostrato fino ad oggi. Il “vecchio format” cultura+ricetta si alternerà quindi anche ad articoli e interviste che avranno lo scopo di fornire un quadro più completo possibile sulla cucina giapponese nel suo paese d’origine insieme a indicazioni, link e altre risorse, sia per chi sta pensando di fare “un salto” in Giappone a provare di persona e sia per chi è intenzionato a fare tanta pratica qui nella sua cucina!

Prima di partire vi lasciamo con una “ricetta” che non richiede altro che poco più di saper accendere il fuoco di un fornello! Stiamo parlando della preparazione del Misoshiru, una delle “pietanze” fondamentali della cucina giapponese che per fortuna non necessita di abilità culinarie perché come vedremo tra qualche riga è semplicissima da preparare e l’ingrediente fondamentale, il Miso, si trova anche qui in Italia nei negozi di alimentari orientali o biologici, addirittura direttamente importato dal Giappone.

Il Miso è una pasta, nel senso di impasto o preparato, a base degli onnipresenti fagioli di soia fermentati, sale e un enzima detto “koji” che serve fondamentalmente per la conservazione, derivato dal riso o dal grano.

Nella foto sotto vedete la confezione che abbiamo trovato a Roma in un market coreano. Questo Miso in particolare è importato dal Giappone.

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Il Miso è abbastanza ricco di proteine e praticamente privo di grassi e colesterolo. Viene impiegato solitamente per la preparazione appunto del Misoshiru, ossia il brodo di Miso. Il Misoshiru è quindi un brodo, una zuppa che si completa con l’aggiunta di ingredienti a piacere, in particolare verdure, Tofu in piccolissimi cubetti o più raramente pesce.

Ecco quindi una breve spiegazione sulla preparazione del Misoshiru:

Misoshiru

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Ingredienti:

Miso
Acqua
Dashi
Verdure, Tofu o altri ingredienti a piacere

Preparazione:

Per preparare il Misoshiru bisogna sciogliere nell’acqua calda o più esattamente nel Dashi (l’acqua con l’aggiunta di polvere di alghe o pesce essiccato della quale abbiamo già parlato in altri articoli) una quantità di Miso che può andare da un cucchiaino da caffè fino a dosi più consistenti secondo appunto la quantità dell’acqua/Dashi, ma prima ancora dovremo preparare gli ingredienti della zuppa.

Per iniziare quindi metteremo sul fuoco un pentolino con il Dashi e gli ingredienti, ad esempio le verdure (alghe, carote, spinaci, Daikon ecc…) tagliate nella forma e grandezza più gradita. Considerate che poi verranno prese con le bacchette, quindi regolatevi di conseguenza tagliandole né troppo piccole né troppo grandi.

Aspettiamo quindi che le verdure si cuociano nel Dashi. Una volta cotte, possiamo quindi aggiungere il Miso nel modo seguente:

Posizioniamo all’interno del pentolino un piccolo passino o scolapasta in modo che l’acqua calda ne riempia la cavità. All’interno di questo filtro metteremo quindi la quantità di Miso che vogliamo utilizzare. Nel tempo ci regoleremo sempre meglio con la quantità per determinarne il sapore .
Con un cucchiaio quindi inizieremo a girare il Miso in modo che sciogliendosi passi attraverso i buchi del filtro lasciando fuori gli eventuali residui dei fagioli di soia. Possiamo quindi assaggiare e se non siamo soddisfatti aggiungere ancora Miso e ripetere l’operazione.

Oltre che badare alla cottura degli ingredienti che abbiamo messo nel liquido, dovremo fare molta attenzione a non far bollire mai l’acqua. Nel momento che l’acqua bolle infatti il Misoshiru perde tutto il suo aroma, come potete vedere nella simpatica illustrazione che segue, dove l’aroma scappa dalla pentola con il liquido in ebollizione salutando la signora con un formale “sayounara”, arrivederci (in verticale a sinistra)!!

misoshiru-sayounara.jpg

Questo è anche il motivo per cui il Misoshiru sia a casa che al ristorante viene sempre preparato espresso e mai in quantità da riscaldare successivamente.

Una volta sciolto il Miso, il tutto verrà versato in una o più ciotole e consumato direttamente ancora caldo. Il Misoshiru caldo, abbinato al riso è un piatto che in Giappone viene consumato tutto l’anno, anche d’estate.

Daniele e Yumie

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