SHANGHAI — Nella giornata del primo luglio è arrivata l’annunciata revisione della ‘Negative List’ operante nell Free Trade Zone ad opera delle autorità governative di Shanghai. Nel complesso la rivisitazione ha visto una riduzione del 27% delle precedenti restrizioni (da 190 a 139). Manifatturiero, Trasporti e Servizi Finanziari i settori che più beneficiati dalla riforma. Le autorità allargano quindi il numero di settori incoraggiati all’interno della Free Trade Zone. Malgrado salutata da sensazioni contrastanti, questa scelta può essere considerata un ulteriore passo in avanti nel programma di riforme economiche intrapreso dalla Cina.La ‘Negative List’ adoperata in via sperimentale, opera secondo un approccio residuale, concedendo agli investitori stranieri lo stesso trattamento riservato alle imprese cinesi, ad esclusione dei casi esplicitimente enumerati. I maggiori interventi si sono registrati nei settori Manifatturiero, Trasporti, e Servizi. Importanti novità nel settore finanziario, dove gli investimenti dall’estero sono ora permessi anche per banche di investimento, mediazione cambi, compagnie finanziarie e societá fiduciarie. Liberalizzati anche il settore medico e quello dei videogiochi. Trattamenti privilegiati infine per investimenti provenienti da Hong Kong e Macau.Pur rimanendo in essere molte restrizioni, quale ad esempio il rapporto di capitale conferito nelle stock joint-ventures, questa importante modifica della Negative List a nemmeno un anno dall’introduzione della Free Trade Zone in Shanghai testimonia lo sforzo governativo volto verso una maggiore liberalizzazione del mercato e ad una piena apertura dell’economia verso gli investimenti dall’estero.
Lorenzo Riccardi – Dottore commercialista, Shanghai
lr@rsa-tax.com – RsA Asia