TOKYO: Agli occhi di un giovane professionista catapultato per l’ennesima volta dalla Milano pre natalizia ad una Tokyo più composta ma ugualmente in fermento per un Natale all’insegna di decorazioni ed eventi esclusivi, non può non apparire lampante il divario contingente che emerge dalle due atmosfere: quella italiana apparentemente paralizzata da un percorso di crisi generale nei consumi e nei gusti e quella giapponese nuovamente e più che mai esosa di riscatto, avida di ripresa agognata e sempre più follemente innamorata del lusso, della novità e del gusto ritrovato.
Eh sì perchè anche di gusto bisogna parlare: Tokyo ritorna ad essere uno dei centri più importanti per vigore modaiolo consapevole, la passerella più luminosa dove gallerie, eventi artistici, aperitivi dal sapore cosmopolita e metropolitano riacquistano una scena importante.
Akasaka, quartiere rappresentativo per eccellenza, in passato generalmente noioso e fermo nelle sue ambasciate e uffici para governativi, accoglie ora aree di mondanità esclusive, teatri e location per eventi di nuova formazione, vetrine illuminate, raffinate e un’utenza da far invidia alla Milano bene per eccellenza.
Ecco che l’italiano in Giappone impallidisce nel notare con quanta eleganza, passione e amore vengano valorizzati brand nostrani di ogni genere, partendo dal design dei locali all’aperto in angoli di ristoro ricavati dalla strada e ridimensionati in chiave intima, per passare alla moda che impera nei cartelloni pubblicitari con insegne alte 10 piani o ammicca dallo stile di giovani donne sicure del proprio passo che scopre nel gusto italiano una vena di esclusività, fino ad approdare al food, alla variegata selezione di vini, centro di aperitivi esclusivi. E il tutto in una prospettiva più consapevole, matura e appassionata, forse meno urlata rispetto a quasi un decennio fa.
I bar di Corso Sempione, gli angoli modaioli di Porta Venezia e Montenapoleone? Altra prospettiva, forse un po’ malinconica e a tratti assente nel riattivare quella "la consapevolezza del bello" che da sempre ci ha caratterizzati e nello stesso tempo il bisogno sociale di circondarsene.
In uno sfondo simile approda vicino a Ginza, quartiere dello shopping per eccellenza, un nuovo evento che porta la creatività italiana a far da cornice ad un mito della bellezza e raffinatezza internazionale. Maria Callas, il Mito: una straordinaria mostra/evento che celebra l’eleganza e la bellezza di Maria Callas attraverso alcuni dei principali interpreti della Moda Italiana. Dal 17 al 25 dicembre la mostra sarà in scena presso la prestigiosa cornice di Nihonbashi Takashimaya.
Nella Mostra, Maria Callas ri-diviene interprete dello stile, della classe e dell’eleganza della Moda Italiana, e l’omaggio alla Divina prende la forma di un percorso scandito dagli abiti a lei dedicati da ventitre grandi stilisti rappresentanti del Made in Italy.
Gli abiti sono nati dalla matita e dall’estro creativo di altrettanti protagonisti della moda contemporanea italiana fra cui Laura Biagiotti, Roberto Cavalli, Enrico Coveri, La Perla, Missoni, Moschino, Valentino, Gianni Versace, Trussardi, Lorenzo Riva, Blumarine, Mariella Burani, Prada, Emilio Pucci, John Richmond, Etro, Raffaella Curiel, Gianfranco Ferrè, Gattinoni, Gucci, Iceberg, Krizia, Antonio Marras.
A questa Mostra, voluta da ICE Tokyo in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana – ogni abito è “messo in scena” con un rimando alla Callas fatto di immagini della donna, della diva, di Milano, nonché di frasi di personaggi famosi, arie musicali, fotografie inedite – il visitatore potrà riscoprire lati inediti dell’artista godendosi, al contempo, la bellezza di inestimabili esempi della moda italiana.
Tokyo torna ad abbracciare in maniera intensa una passione italiana mai abbandonata e ora più che mai riscoperta e nel dialogo con l’Italia pare realmente superala per dinamismo, vigore propositivo e curiosità.
Da Tokyo, Paolo Cacciato